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Abstract/Sommario: Grazie all’accesso illimitato concesso dalla famiglia Zappa al suo caveau, che comprende una vasta collezione di inediti, film, progetti rimasti incompleti, interviste mai viste prima e registrazioni di concerti inediti, il documentario racconta la carriera del musicista nemico del politicamente corretto, dagli esordi da autodidatta alla battaglia contro la censura, sino agli ultimi lavori.

Abstract/Sommario: Od vseh planetov v našem vesolju obstaja samo eden, za katerega vemo, da nam nudi življenje. Na pravi oddaljenosti od Sonca in s popolnim podnebjem. Rečejo mu srečni planet. Pred okoli 5 milijardami let je ogromen asteroid udaril v Zemljo in jo zasukal na 23,5 stopinj v odnosu na Sonce. Izkazalo se je, da ta kataklizmični dogodek ni bil nič manj kot čudež. Brez tega pomembnega zasuka, bi bilo vse drugače, saj je ustvaril letne čase, ekstreme v podnebju, vroče in hladne, pokrajine spekt ...; [Leggi tutto...] Od vseh planetov v našem vesolju obstaja samo eden, za katerega vemo, da nam nudi življenje. Na pravi oddaljenosti od Sonca in s popolnim podnebjem. Rečejo mu srečni planet. Pred okoli 5 milijardami let je ogromen asteroid udaril v Zemljo in jo zasukal na 23,5 stopinj v odnosu na Sonce. Izkazalo se je, da ta kataklizmični dogodek ni bil nič manj kot čudež. Brez tega pomembnega zasuka, bi bilo vse drugače, saj je ustvaril letne čase, ekstreme v podnebju, vroče in hladne, pokrajine spektakularne lepote. Popolne razmere za življenje na Zemlji. To je trenutek, da pogledamo, kaj vse imamo in kaj vse lahko izgubimo. Sledimo letu na Zemlji, v družbi naših dragih bitij, medtem ko se borijo, da bi vzgojili svoje mlade v svetu, ki se hitro spreminja. Film začenja svojo pot januarja na Arktiki in končuje decembra na Antarktiki. Vzdolž te poti spremljamo popotovanja treh posebnih živalskih vrst – polarnega medveda, afriškega slona in grbastega kita.

Abstract/Sommario: V teku enega samega dne sledimo soncu od najvišjih gora do najbolj oddaljenih otokov, od eksotičnih do urbanih džungel. Osupljivi preboji filmske tehnologije nas prestavijo v neposredno bližino zasedbe nepozabnih likov: zebrinega mladička, ki si obupano želi prečkati naraslo reko; pingvina, ki se junaško poda na vratolomno dnevno pot, da bi nahranil svoj zarod; družine kitov glavačev, ki radi dremajo v navpičnem položaju, in lenivca, ki išče ljubezen. Film "Zemlja: nepozaben dan" je po ...; [Leggi tutto...] V teku enega samega dne sledimo soncu od najvišjih gora do najbolj oddaljenih otokov, od eksotičnih do urbanih džungel. Osupljivi preboji filmske tehnologije nas prestavijo v neposredno bližino zasedbe nepozabnih likov: zebrinega mladička, ki si obupano želi prečkati naraslo reko; pingvina, ki se junaško poda na vratolomno dnevno pot, da bi nahranil svoj zarod; družine kitov glavačev, ki radi dremajo v navpičnem položaju, in lenivca, ki išče ljubezen. Film "Zemlja: nepozaben dan" je podan s humorjem, intimnostjo, čustvenostjo in osupljivim občutkom za filmsko lepoto; je očarljiva kinematografska in do družine prijazna dogodivščina, ki prinaša spektakularno spoznanje, da vsak dan vsebuje več nevidenih dram in čudes, kot si jih sploh lahko zamislimo.

Abstract/Sommario: Madrid, 23 aprile 2005, Real Madrid contro Villareal. Questo strano e affascinante film segue, per l’intero corso della partita, un solo personaggio: Zinedine Zidane. Ci sono ogni tanto delle inquadrature allargate, soltanto per dare un’idea del campo, ma per il resto l’obiettivo resta lì, su quell’uomo solo e serio che corre assai poco, ma sembra tenere sotto controllo lo spazio, sembra essere lì per sorvegliare che il gioco proceda come lui sa, per assentire al piccolo destino del ri ...; [Leggi tutto...] Madrid, 23 aprile 2005, Real Madrid contro Villareal. Questo strano e affascinante film segue, per l’intero corso della partita, un solo personaggio: Zinedine Zidane. Ci sono ogni tanto delle inquadrature allargate, soltanto per dare un’idea del campo, ma per il resto l’obiettivo resta lì, su quell’uomo solo e serio che corre assai poco, ma sembra tenere sotto controllo lo spazio, sembra essere lì per sorvegliare che il gioco proceda come lui sa, per assentire al piccolo destino del risultato.
È Ma è anche qualcosa di più: osservando Zidane minuto dopo minuto si comincia a pensare che proprio guardato così il calcio, non nelle vane blaterate dei commentatori, non nei moralisti sportivi che “la disciplina forma i giovani”, ma nel trotto leggero di questo grande campione, nel suo sguardo così serio da diventare cupo, guardato così il calcio abbia da insegnare qualcosa. Che tutti possiamo se non imparare, almeno riflettere su come facciamo il nostro lavoro, guardando Zidane fare il suo.
E per i patiti del personaggio c’è altro: in quegli occhi quasi bui, nel borbottio di mezze frasi ai compagni, nei richiami incomprensibili agli avversari, nella concentrazione solipsistica si comincia a capire meglio la famosa testata.

Abstract/Sommario: ZIGAINA. La mia idea del dipingere (2024) vede l’artista, nell’avvicinarsi dei suoi 80 anni, raccontare le tante vicende della sua vita. Zigaina narra la famiglia d’origine, l’infanzia, il suo percorso d’artista e la decisione di rimanere in Friuli, il rapporto con il neorealismo e gli intellettuali della sua epoca, la profonda amicizia con Pier Paolo Pasolini; 1953: I° maggio a Cervignano (1953), realizzato da Giuseppe Zigaina e appena restaurato, racconta i raduni, le discussioni e l ...; [Leggi tutto...] ZIGAINA. La mia idea del dipingere (2024) vede l’artista, nell’avvicinarsi dei suoi 80 anni, raccontare le tante vicende della sua vita. Zigaina narra la famiglia d’origine, l’infanzia, il suo percorso d’artista e la decisione di rimanere in Friuli, il rapporto con il neorealismo e gli intellettuali della sua epoca, la profonda amicizia con Pier Paolo Pasolini; 1953: I° maggio a Cervignano (1953), realizzato da Giuseppe Zigaina e appena restaurato, racconta i raduni, le discussioni e le celebrazioni di operai e lavoratori della terra durante la Festa dei lavoratori a Cervignano, con l’obiettivo di mostrare il riscatto di una classe sociale e politica.

Abstract/Sommario: "La zuppa del demonio" è il termine usato da Dino Buzzati nel commento a un documentario industriale del 1964, "Il pianeta acciaio", per descrivere le lavorazioni nell'altoforno. Cinquant'anni dopo, quella definizione è una formidabile immagine per descrivere l'ambigua natura dell'utopia del progresso che ha accompagnato tutto il secolo scorso. È questo il tema del film: l'idea positiva che per gran parte del Novecento (almeno fino alla crisi petrolifera del 1973-74) ha accompagnato lo ...; [Leggi tutto...] "La zuppa del demonio" è il termine usato da Dino Buzzati nel commento a un documentario industriale del 1964, "Il pianeta acciaio", per descrivere le lavorazioni nell'altoforno. Cinquant'anni dopo, quella definizione è una formidabile immagine per descrivere l'ambigua natura dell'utopia del progresso che ha accompagnato tutto il secolo scorso. È questo il tema del film: l'idea positiva che per gran parte del Novecento (almeno fino alla crisi petrolifera del 1973-74) ha accompagnato lo sviluppo industriale e tecnologico. Perché è facile oggi inorridire davanti alle immagini che mostrano le ruspe fare piazza pulita degli olivi centenari per costruire il tubificio di Taranto che oggi porta il brand dell'ILVA: eppure per lungo tempo l'idea che la tecnica, il progresso, l'industrializzazione avrebbero reso il mondo migliore ha accompagnato la generazione nata durante il miracolo economico italiano.