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Abstract/Sommario: Quando nel 1990, in una spoglia stanza di Parigi, Michel Houellebecq cominciò a scrivere il suo famoso saggio Rester vivant, era sull'orlo del baratro. Se non vi cadde, fu grazie alla letteratura. Oggi Iggy Pop rilegge intensamente le sue parole e dialoga con lo scrittore, interrogando anche, con le parole del testo, lo spettatore. La riflessione è incentrata sul confine sottile tra individualità, eccentricità e follia, sugli spazi sempre più stretti in cui ci dimeniamo alla ricerca di ...; [Leggi tutto...] Quando nel 1990, in una spoglia stanza di Parigi, Michel Houellebecq cominciò a scrivere il suo famoso saggio Rester vivant, era sull'orlo del baratro. Se non vi cadde, fu grazie alla letteratura. Oggi Iggy Pop rilegge intensamente le sue parole e dialoga con lo scrittore, interrogando anche, con le parole del testo, lo spettatore. La riflessione è incentrata sul confine sottile tra individualità, eccentricità e follia, sugli spazi sempre più stretti in cui ci dimeniamo alla ricerca di un equilibrio impossibile, sul ruolo dell'artista nella società, sulla possibilità per le parole di salvarci, ancora e sempre, la vita. Con un messaggio di speranza al di là di ogni cinismo: bisogna andare avanti, a ogni costo, tirare fuori la propria poesia anche se uscendo lacera l'anima: "Non abbiate paura, il peggio è passato".

Abstract/Sommario: “Un plotone. Una valle. Un anno”. Questo film-documentario, è stato interamente girato in un avamposto dell’Afghanistan considerato tra i più pericolosi al mondo. Il plotone è composto da 15 soldati americani, asserragliati su uno spuntone di roccia, sui monti al confine con il Pakistan. La valle è quella del Korengal, base di talebani ribelli al governo centrale e crocevia degli uomini di Al Qaeda, corrieri del terrorismo e della morte. L’anno (2007-2008) è quello trascorso dagli aut ...; [Leggi tutto...] “Un plotone. Una valle. Un anno”. Questo film-documentario, è stato interamente girato in un avamposto dell’Afghanistan considerato tra i più pericolosi al mondo. Il plotone è composto da 15 soldati americani, asserragliati su uno spuntone di roccia, sui monti al confine con il Pakistan. La valle è quella del Korengal, base di talebani ribelli al governo centrale e crocevia degli uomini di Al Qaeda, corrieri del terrorismo e della morte. L’anno (2007-2008) è quello trascorso dagli autori, il fotoreporter britannico Tim Hetherington e lo scrittore documentarista americano Sebastian Junger a fianco dei ragazzi impegnati in azioni di pattugliamento e di protezione dei civili. Le immagini ci scaraventano, full immersion, nell’inferno di una guerra fatta di agguati, sparatorie improvvise, ansie e attese logoranti. Orrore, disperazione, ma anche coraggio e dignità, rivivono nelle scene forti e nelle confessioni dei superstiti. Un documento eccezionale, premio Grand Jury al Sundance Film Festival 2010 e Nomination per gli Oscar® 2011.
Tim Hetherington è caduto a Misurata, il 20 aprile 2011, mentre filmava gli scontri della guerra civile libica: Restrepo è il testamento della sua arte.

Abstract/Sommario: “Un plotone. Una valle. Un anno”. Questo film-documentario, è stato interamente girato in un avamposto dell’Afghanistan considerato tra i più pericolosi al mondo. Il plotone è composto da 15 soldati americani, asserragliati su uno spuntone di roccia, sui monti al confine con il Pakistan. La valle è quella del Korengal, base di talebani ribelli al governo centrale e crocevia degli uomini di Al Qaeda, corrieri del terrorismo e della morte. L’anno (2007-2008) è quello trascorso dagli aut ...; [Leggi tutto...] “Un plotone. Una valle. Un anno”. Questo film-documentario, è stato interamente girato in un avamposto dell’Afghanistan considerato tra i più pericolosi al mondo. Il plotone è composto da 15 soldati americani, asserragliati su uno spuntone di roccia, sui monti al confine con il Pakistan. La valle è quella del Korengal, base di talebani ribelli al governo centrale e crocevia degli uomini di Al Qaeda, corrieri del terrorismo e della morte. L’anno (2007-2008) è quello trascorso dagli autori, il fotoreporter britannico Tim Hetherington e lo scrittore documentarista americano Sebastian Junger a fianco dei ragazzi impegnati in azioni di pattugliamento e di protezione dei civili. Le immagini ci scaraventano, full immersion, nell’inferno di una guerra fatta di agguati, sparatorie improvvise, ansie e attese logoranti. Orrore, disperazione, ma anche coraggio e dignità, rivivono nelle scene forti e nelle confessioni dei superstiti.

Abstract/Sommario: Restrepo focuses on the deployment of a US platoon in Afghanistan's hostile Korengal Valley. Over the course of 15 months, the two filmmakers Tim Hetherington and Sebastian Junger lived with the unit shadowing their every move, resulting in extraordinary footage.

Abstract/Sommario: Resurî, in lingua friulana, significa richiamare alla memoria, ricordare e - insieme - rinascere, risorgere. Un unico verbo, per tutti i momenti che hanno segnato la storia del Friuli dopo il devastante terremoto del 6 maggio 1976: il ricordo delle vittime, l'emergenza, la ricostruzione diventata modello di sviluppo possibile. Quarant'anni che hanno esaltato il "fare" di una comunità, che ha privilegiato il lavoro senza perdere mai la propria storia, i propri valori, la propria identit ...; [Leggi tutto...] Resurî, in lingua friulana, significa richiamare alla memoria, ricordare e - insieme - rinascere, risorgere. Un unico verbo, per tutti i momenti che hanno segnato la storia del Friuli dopo il devastante terremoto del 6 maggio 1976: il ricordo delle vittime, l'emergenza, la ricostruzione diventata modello di sviluppo possibile. Quarant'anni che hanno esaltato il "fare" di una comunità, che ha privilegiato il lavoro senza perdere mai la propria storia, i propri valori, la propria identità. In quelle settimane i friulani conobbero la solidarietà nazionale ed internazionale e in molti paesi, su quanto restava delle case, scrissero "il Friûl us ringrazie e nol dismentee". Un impegno sempre portato avanti che diventa, oggi, investimento in conoscenza da trasmettere per non dimenticare.
(Debora Serrachiani - Presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia)

Abstract/Sommario: Il suo volto primeggia sulle copertine dei maggiori rotocalchi, ogni suo gesto sembra studiato a tavolino per creare scompiglio ed incrementare il chiacchiericcio attorno al suo controverso personaggio. Stiamo parlando dell'ex re dei paparazzi Fabrizio Corona, che per non smentire il suo infinito desiderio di far parlare di se ad ogni costo, è divenuto il protagonista del docu-film di Giacomo Franciosa "Il Ribelle". Il documentario nasce con lo scopo di presentare la figura di Corona a ...; [Leggi tutto...] Il suo volto primeggia sulle copertine dei maggiori rotocalchi, ogni suo gesto sembra studiato a tavolino per creare scompiglio ed incrementare il chiacchiericcio attorno al suo controverso personaggio. Stiamo parlando dell'ex re dei paparazzi Fabrizio Corona, che per non smentire il suo infinito desiderio di far parlare di se ad ogni costo, è divenuto il protagonista del docu-film di Giacomo Franciosa "Il Ribelle". Il documentario nasce con lo scopo di presentare la figura di Corona a 360° gradi, mostrando i diversi lati della sua personalità, dall'aggressività ostentata durante le sue innumerevoli interviste televisive alla dolcezza con la sua compagna Belen Rodriguez.

Abstract/Sommario: L'A.N.P.I. Provinciale di Pordenone insieme alla Sezione di San Vito al Tagliamento, nel 70° anniversario della Liberazione, ha voluto raccogliere alcune testimonianze di vita partigiana dai protagonisti che hanno qui rievocato la loro straordinaria stagione giovanile di lotta per la libertà e la democrazia, contro la prepotenza e la barbarie nazifascista, per un futuro di pace e convivenza civile. Questa raccolta documentaristica vuol essere una testimonianza contemporanea, viva ed im ...; [Leggi tutto...] L'A.N.P.I. Provinciale di Pordenone insieme alla Sezione di San Vito al Tagliamento, nel 70° anniversario della Liberazione, ha voluto raccogliere alcune testimonianze di vita partigiana dai protagonisti che hanno qui rievocato la loro straordinaria stagione giovanile di lotta per la libertà e la democrazia, contro la prepotenza e la barbarie nazifascista, per un futuro di pace e convivenza civile. Questa raccolta documentaristica vuol essere una testimonianza contemporanea, viva ed importante per un messaggio rivolto a tutti, e in particolare alle giovani generazioni, con l'impegno rinnovato a promuovere i valori della Resistenza e i principi sanciti nella nostra Costituzione Repubblicana.